Marika Đanesi (25) iz postala je majka pre deset meseci i iskreno progovorila o izazovima majčinstva. U videu koji je postao viralan na TikToku, Marika je priznala kako se oseća izgubljeno kao žena nakon rođenja deteta. Njen video izazvao je ogromnu pažnju, sakupivši gotovo 160.000 pregleda i 858 komentara.
OD KAD JE POSTALA MAJKA IZGUBILA JE SEBE
Sa suzama u očima i drhtavim glasom, Marika je započela:
„Moj sin je rođen u januaru i jako ga volim“,započela je ona u suzama u očima svoju priču.
@marikagianessi Ciao, sono Marika e ho 25 anni. Sono diventata mamma a gennaio 2024: è nato il mio piccolo Edo e, sicuramente, lui è l’amore più grande della mia vita. Allo stesso tempo sono nata io come mamma per la prima volta. È tutt’ora un mix tra responsabilità, traguardi, pensieri. Tutti parlano di quanto sia difficile crescere un bambino, di quanto sia difficile star dietro ad un figlio ma quasi mai nessuno parla di quello che succede nella mamma (non parlo per tutte, ma per una grande fetta di persone). Io non riesco a capire più chi sono, mi sento solo “la mamma di…”. So’ bene cosa è meglio per Edo, so bene cosa fare perché mi aggiorno in continuazione sulla sua crescita ma ho messo in secondo piano me. Ogni giorno mi sveglio e mi chiedo “e ora cosa posso fare affinché il nostro futuro sia migliore?” E ogni risposta che mi do, non va mai bene per una serie di motivazioni. Perché è così difficile aver stima di se stesse? Perché non esiste il modo di coinciliare la vita familiare e quella lavorativa senza fare i salti mortali? E, soprattutto, perché nessuno (se ovviamente non paghi un professionista), cerca di avere comprensione del tuo stato d’animo ma, invece, se ne esce con le solite frasi “hai voluto la bicicletta?” o “noi non avevamo nessun aiuto e l’abbiamo fatto lo stesso”. Queste domande sono totalmente sconnesse tra di loro ma sono solo una piccola parte di tutto quello che penso tutti i giorni, la mente è pazzesca. Faccio questo video perché magari ci sono tante Marika che non si sentono capite, che si sentono fallite e volevo dirvi che non siete sole. Io mi ripeto ogni giorno che “il sole esiste per tutti”. Ciao❤️🩹 #salutementale #cupcut #depressionepostparto #depressionepostpartum #postparto #mamma #foruyou #fyp #mammeditiktok #mammafiglio ♬ Oke work that imaged the Ghibli-like forest – CRAFT SOUND STUDIO
„Ali, od kada se rodio, znam šta je dobro za njega, ali sam zaboravila šta je dobro za mene. Ne znam ko sam više, osim što sam njegova majka.“
Ova izjava razotkrila je tišinu mnogih žena koje osećaju pritisak idealizovane slike majčinstva. Iako je njen sin centar njenog sveta, Marika je priznala da su izazovi počeli već tokom trudnoće, kada je izgubila mogućnost produženja ugovora na poslu zbog trudnoće.
„Prva noć kod kuće je donela svađu“
Marika se osvrnula na prvi dolazak kući sa sinom:
„Prva stvar koju smo moj partner i ja uradili bila je svađa. Imala sam velikih problema sa dojenjem i kada sam konačno našla pumpicu koju su mi preporučili, počela je da izlazi krv. Pukla sam i plakala, osećajući se sama i neshvaćena.“
Iako nikada nije dijagnostikovana postporođajna depresija, Marika je ovaj period opisala kao produžetak emocionalnih turbulencija poznatih kao „baby blues“.
@marikagianessi Ringrazio Sophia di @Fanpage.it per avermi dato l’occasione di poter dare voce, ancora una volta, ai nostri pensieri. Vi lascio in link! https://www.fanpage.it/wamily/da-quando-e-nato-mio-figlio-non-so-piu-chi-sono-se-non-la-mamma-di-edo-la-storia-di-marika/ Oggi mi trovo a raccontare la mia esperienza coi “consigli non richiesti”. Quelle piccole frasi che erano come aghi durante la gravidanza. E voi? Cosa vi sentivate dire?❤️🤰 #CapCut #gravidanza #consiglinonrichiesti #mamma #mammeditiktok #tiktok #foryou #fyp #postparto #pregnancy #virale #divertente #funny #follow #mammafiglio #vitadamamma #famiglia #mammeitaliane #bambini #dolceattesa #video #viral #amoreterno ♬ A calming piano for a rainy night(1587423) – Cozy-Cozy-Moodscape
Izazovi majčinstva i karijere
U videu je spomenula i problem zapošljavanja kao majke:
„Na razgovorima za posao ocenjuju me kao majku, a ne kao radnu ženu. Postavljaju mi pitanja na ivici zakonitosti, podsećajući me da, po njihovom mišljenju, dečja bolest nije važnija od dana na poslu.“
Bez stalnog posla i sigurnog prihoda, Marika i njen partner suočavaju se s ekonomskim teškoćama, ali ona ne gubi volju:
„Moj sin je najbolji deo mene. Sve bih ponovila, bez obzira na izazove.“
@marikagianessi Ciao, sono Marika, ho 25 anni e da gennaio sono diventata mamma. Oggi vorrei aprire un altro vaso di Pandora. Sono rimasta incinta a maggio 2023 con un contratto a tempo determinato in scadenza a luglio. Ovviamente, al termine, non mi è stato rinnovato e io ho sempre detto “capisco l’azienda che va a perderci” ma, col senno di poi, mi sono ricreduta. Ora il mio bimbo ha 10 mesi e da un mese è iscritto in un nido; da allora, ho deciso di riniziare a cercare lavoro. Non vi sto neanche a dire che ad ogni colloquio che ho fatto fino ad ora, la domanda “ha una soluzione se il bambino è malato” è stata sempre presente, ma vorrei portare alla luce un colloquio che mi ha particolarmente colpita. Ho sostenuto un colloquio con un responsabile, un uomo. (Lo sottolineo perché c’è stata una dinamica particolare). A parte il disinteresse nel chiedermi della mia persona, ma ha passato un’ora e mezza a farmi sentire in difetto poiché sono una madre e io possa assentarmi più spesso per malattie del bambino. Mi sono state dette testuali parole “se tuo figlio è malato, non è che non lo fai mangiare; ecco, questo discorso lo devi applicare sul lavoro”. Mi è stato precisato che nell’orario del lavoro dovevo essere flessibile e che “non devi fare cadere la penna alle 17:30” per poi raccontarmi che 3 giorni alla settimana, lui usciva alle 17 precise per accompagnare i figli alle varie attività. Poi sono stati fatti altri discorsi su dipendenti che non sto ad approfondire ma quindi, alla fine di tutto, io mi chiedo “ma perché noi donne non abbiamo lo stesso diritto di un uomo ad assentarci?”; noi genitori abbiamo sì delle tutele ma cosa ce ne facciamo, per esempio, del permesso per malattia del figlio se non è retribuito. Perché IO (o il padre anche) non posso decidere di rimanere a casa con mio figlio quando ha necessità perché se no sono reputata una scansafatiche? Perché vengo valutata come mamma e non come donna lavoratrice? Ci sono, anche per questo argomento, tantissimi quesiti da porsi; il mio obiettivo è portare alla luce queste problematiche e magari dare qualche spunto ai datori di lavoro: non siamo solo numeri. Vorrei chiudere questo video dedicandomi alle Marika che si sono intraviste in questo discorso: vorrei dirvi che essere madre non è mai un ruolo che si mette in pausa, e nemmeno il lavoro dovrebbe farlo. Amatevi e sappiate che non siete sole a combattere.❤️🩹 #CapCut #mamma #mammalavoratrice #depressionepostparto #depressionepostpartum #postparto #lavoro #fyp #mammeditiktok #foruyou #famiglia #discriminazione ♬ Oke work that imaged the Ghibli-like forest – CRAFT SOUND STUDIO
„Niko nas ne priprema za tugu posle porođaja“
Marika je naglasila da se u prenatalnim kursevima nedovoljno govori o emocionalnim izazovima posle porođaja.
„Osećaj da ponekad kao da ne želite svoje dete, praćen strašnom krivicom, normalan je. Ako niko ne govori o tome, nove majke se osećaju užasno usamljeno.“
Bez obzira na sve poteškoće, Marika zaključuje:
„Nikada ne bih mogla da zamislim život bez svog sina. On je najbolji deo mene.“, rekla je ona na kraju, a preneo je Blic.
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